Fondazione Carispezia: La nuova piazza di Vernazza. Intervista a Ruth Manfredi

Tra circa un paio di mesi dovrebbero iniziare i lavori di realizzazione della nuova piazza di Vernazza distrutta dall’alluvione e resi possibile grazie alla rete solidale delle fondazioni di origine bancaria. Il progetto della nuova piazza è stato affidato all’architetto inglese Richard Rogers. Il tramite tra Vernazza e Richard Rogers è stata Ruth Manfredi, presidente della onlus Save Vernazza, nata subito dopo l’alluvione per sensibilizzare l’opinione pubblica di tutto il mondo sulla ricostruzione del borgo marinaro.

Quale messaggio si vuole dare con la ricostruire di una nuova piazza per Vernazza?

L’alluvione è stato un episodio molto scioccante per tutti, non solo per Vernazza. Ricostruire la piazza significa dare un messaggio di speranza a tutta la comunità di Vernazza. La piazza è infatti il cuore del paese, dove ci si incontra e dove i bambini giocano. La prima fase del progetto coinvolgerà quindi sia la piazza del paese sia Fontana Vecchia la “porta di entrata al paese”, zone molte vissute dai vernazzesi.

La piazza verrà ricostruita con il contributo delle funzione di origine bancaria, che ruolo ha avuto in questo la onlus save vernazza?

La onlus Save Vernazza composta da tre americane (Ruth Manfredi, Michele Lilley, Michele Sherman ndr) è nata subito dopo l’alluvione per dare sostegno alla popolazione alluvionata, e diffondere informazioni a tutto il mondo su quello che è accaduto qui, cercando di coinvolgere proprio gli stranieri nel fare donazioni a favore di Vernazza. La nuova piazza sarà realizzata grazie a un contributo di 300 mila euro proveniente dalle fondazioni di origine bancaria, sensibilizzate dalla Fondazione Carispezia, e grazie a un contributo di 100 mila euro, raccolto dalla nostra onlus a da Vernazza Futura, per un costo complessivo di oltre 400 mila euro. Questa impresa infatti è stata condivisa con Vernazza Futura, l’altra onlus nata a Vernazza e impegnata nella ricerca di donazioni a livello nazionale. Le due onlus hanno avuto un ruolo decisivo per andare avanti, e mettere insieme i diversi artefici di questa ricostruzione.

Come è stato scelto e chi è l’architetto che ha realizzato il progetto?

L’architetto Richard Rogers, è di casa a Vernazza, infatti viene nel nostro borgo da oltre 50 anni. Quando intorno a gennaio 2012 abbiamo valutato la possibilità di ricostruire una nuova piazza, abbiamo pensato che Rogers potesse essere la persona più indicata, sono andata così a Londra a chiedere se avesse voluto darci una mano. Rogers senza alcuna esitazione ha dato subito la sua piena disponibilità e abbiamo così elaborato un’idea per la riqualificazione degli spazi pubblici. Rogers conosce bene il borgo di Vernazza, questo gli ha permesso di immaginare un progetto che rimanesse fedele allo spirito del posto ed al contempo ne esaltasse la bellezza.

Cosa pensano del progetto della nuova piazza gli abitanti di Vernazza?

Da un’intervista mandata in onda nei telegiornali rai, a un anno dall’alluvione, tutti gli intervistati sembrano essere molto soddisfatti del progetto di Rogers. I cittadini di Vernazza hanno avuto un presentazione in anteprima del progetto, e anche in quell’occasione i residenti hanno espresso la loro soddisfazione per la nuova piazza studiata per essere un grande salotto all’aperto in grado di accogliere i suoi abitanti.

Personalmente quale aspetto le piace del progetto?

Mi piace che il progetto si possa realizzare. Il progetto è un modo concreto di testimoniare la collaborazione e la solidarietà di tutte le persone e gli enti che hanno partecipato al processo di ricostruzione.

E. Marchini

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